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Studi sull'utilizzo della glutammina in cani affetti da enteropatie.


mercoledì 9 marzo 2022


Studi sull'utilizzo della glutammina in cani affetti da enteropatie

La glutammina è un amminoacido condizionatamente essenziale che si trova, normalmente, in quantità elevate nello stomaco e nell'intestino di cani e gatti.
Oltre a rivestire un ruolo fondamentale nella digestione e nell'assorbimento di numerosi nutrienti, favorisce il turnover degli enterociti, la replicazione delle cellule delle cripte e promuove il corretto funzionamento della barriera mucosale


Questo amminoacido regola l'integrità della mucosa intestinale e normalizza la permeabilità della parete, fattore fondamentale in corso di patologie infiammatorie intestinali croniche, favorendo la produzione di occludina, una delle proteine di barriera che costituiscono le giunzioni serrate.

Inoltre, ha un ruolo immunomodulatore poiché stimola la produzione a livello intestinale di immunoglobuline A e riduce la produzione della citochina infiammatoria TNFα.

Molti studi effettuati sull'uomo e sugli animali da laboratorio hanno dimostrato che la supplementazione di glutammina enterale migliora la crescita e la riparazione della mucosa intestinale, diminuisce la traslocazione batterica e riduce l'infiammazione.

Gli studi effettuati in medicina umana hanno mostrato i suoi effetti benefici in corso di patologie sia a carico del piccolo che del grande intestino, anche se ci sono pareri contrastanti sui benefici realmente apportati da un'integrazione di glutammina oltre a quella fornita da proteine alimentari intatte.

Il dosaggio indicato in bibliografia per il cane, in corso di patologie intestinali, è di 0,5 gr/kg al giorno diluita in una soluzione acquosa al 2%.

In questo articolo vi parleremo principalmente di due studi effettuati sul cane in cui la glutammina è stata somministrata per via orale in associazione ad altre sostanze.

Nel primo lavoro si è cercato di valutare l'effetto della glutammina, associata alla gomma di guar parzialmente idrolizzata, in cani affetti da colonpatia infiammatoria cronica.

La gomma di guar è una catena di carboidrati che viene ricavata dal seme di Cyamposis tetragonalibus che viene inserita nella categoria delle fibre solubili. Tuttavia, essa, a causa della sua viscosità, non è facilmente incorporabile in cibi e bevande.

La gomma di guar parzialmente idrolizzata, invece, è una fibra che non si gelifica, che è solubile in acqua e nel cibo e non ha odore. Rimanendo fluida non provoca disturbi come gonfiore, flatulenza o meteorismo che possono invece comparire con l'utilizzo di altre fibre.

La sua funzione principale nel tratto gastroenterico è quello di aumentare il peso e l'idratazione delle feci, migliorandone la consistenza, e contemporaneamente, attraverso la sua fermentazione da parte dei batteri presenti nel colon, aumentare il contenuto di acidi grassi a corta catena nell'intestino, utili al metabolismo dei colonciti.

Inoltre, sembra avere anche un effetto prebiotico, aumentando il numero di lactobacilli e bifidobatteri presenti nel colon.

Il suo utilizzo in medicina umana ha mostrato effetti benefici sia in corso di sindrome del colon irritabile che in corso di patologie infettive e infiammatorie intestinali, riducendo la produzione di gas intestinale e favorendo l'evacuazione.

Inoltre, il suo utilizzo nell'uomo si è mostrato sicuro poiché non interferisce nell'assorbimento di ferro, ioni e micronutrienti.

Nello studio sono stati inseriti 41 cani che presentavano colonpatia cronica da almeno due anni, in cui il segno clinico principale era la diarrea e in cui erano state escluse tutte le cause infettive, parassitarie, allergeniche, metaboliche e endocrine che possono causare colonpatia cronica.

Tutti i soggetti, nei due anni precedenti l'inizio dello studio, erano stati sottoposti a terapia medica, variabilmente composta da antimicrobici (principalmente metronidazolo e tilosina), antiinfiammatori (principalmente sulfasalazina), antidiarroici e probiotici, e alla somministrazione di diete iperdigeribili o ipoallergeniche.

Questi trattamenti avevano indotto un miglioramento transitorio della sintomatologia con comparsa di recidiva nel breve termine.

I proprietari sono stati intervistati per valutare il periodo medio di remissione dei sintomi, a seguito della terapia medica, e i cani sono stati divisi in tre classi: nella prima venivano inseriti cani in cui la recidiva avveniva entro 30 giorni dalla terapia medica, nella seconda i cani in cui avveniva in un periodo compreso tra 30 e 60 giorni e nella terza i soggetti in cui la recidiva compariva dopo i 2 mesi.

L'obiettivo era quello di valutare se l'aggiunta di gomma di guar idrolizzata e glutammina alla terapia farmacologica fosse in grado di mantenere e migliorare i sintomi clinici dei cani inseriti nel trial clinico.

A tale scopo è stato utilizzato un prodotto che contenesse l'80% di gomma di guar idrolizzata e il 10% di L-glutammina che veniva somministrato nel quantitativo di 1 grammi per soggetti con peso inferiore ai 3 kg, di 1,5 grammi per cani con peso compreso tra 3 e 10 kg, di 3 grammi per animali con peso tra i 10 e 20 kg e 6 grammi per i soggetti che pesavano più di 20 kg.

Nel primo mese, il prodotto veniva somministrato una volta al giorno in associazione ad una terapia medica mirata utilizzando, a seconda dei casi, farmaci antinfiammatori, steroidei o non, antibiotici, probiotici e antidiarroici.

Inoltre, tutti i pazienti assumevano una dieta ipoallergenica o iperdigeribile.

A partire dal secondo mese veniva sospesa la terapia medica mentre l'integrazione con il prodotto veniva mantenuta per altri 3 mesi. Il primo mese, post terapia farmacologica, allo stesso dosaggio una volta al giorno, mentre dal secondo mese il dosaggio era mantenuto uguale ma veniva somministrato ogni 48 ore.

In base ai risultati dello studio, tutti i pazienti, dopo il primo mese di terapia, hanno manifestato un miglioramento clinico e della sintomatologia che persisteva anche nei tre mesi successivi alla sospensione della terapia medica.

Secondo gli autori, era probabile che il miglioramento del primo mese fosse stato indotto dalla terapia mista dell'integrazione con gomma di guar, glutammina e del trattamento medico mentre la persistenza della buona condizione clinica nei tre mesi successivi, in cui veniva somministrato solo l'integratore, era correlabile alla somministrazione della glutammina associata alla gomma di guar parzialmente idrolizzata.

Infatti, nei due anni precedenti lo studio, il tempo medio di assenza dei sintomi, dopo la sospensione della terapia medica era di soli 31 giorni mentre nello studio la durata media era pari a 91 giorni facendo pensare che l'associazione di glutammina e gomma di guar parzialmente idrolizzata potesse prolungare i tempi di remissione dai sintomi in pazienti affetti da colonpatia infiammatoria cronica.

Tuttavia, sarebbero necessari ulteriori studi per capire l'effetto in un tempo più lungo e il reale ruolo dei due composti inseriti nell'integratore.

Nel secondo lavoro di cui vi parleremo in questo articolo, la glutammina è stata somministrata a cani che avevano subito una resezione del 70% dell'intestino tenue. Questa è stata offerta da sola, o in associazione al miele, con lo scopo di monitorare il suo effetto sul processo di guarigione e adattamento dell'intestino.

I cani inseriti in questo studio sono stati divisi in 4 gruppi. I soggetti del gruppo A sono stati sottoposti a trattamento con glutammina, quelli del gruppo B con glutammina e miele, quelli del gruppo C solo con il miele, quelli del gruppo D solo con soluzione salina.

Tutti i soggetti avevano un peso di 4,42 ± 0,7 kg e i dosaggi utilizzati erano di 33 grammi di glutammina ogni 5kg di peso dell'animale e 10 ml totali procapite di miele.

Dopo 4 settimane sono stati valutati: la variazione di peso corporeo dei soggetti, la crescita e l'adattamento della mucosa intestinale, l'altezza dei villi intestinali residui, nonché la profondità delle cripte intestinali.

Paragonando i risultati dei singoli gruppi tra loro, gli autori hanno notato che i miglioramenti dei cani trattati con la sola glutammina erano più evidenti di quelli avuti con gli animali trattati solo con il miele.

Ma i risultati migliori, su tutte le variabili considerate, erano stati ottenuti nei soggetti trattati con glutammina associata al miele rispetto a tutti i soggetti degli altri gruppi.

Gli autori hanno concluso che la combinazione miele/glutammina potesse offrire un vantaggio terapeutico (rispetto a glutammina o miele offerti singolarmente) nei pazienti affetti da sindrome dell'intestino corto.

Sarebbe davvero interessante se venissero effettuati altri studi sull'utilizzo dell'associazione di glutammina e miele in cani affetti, in generale, da enteropatie infiammatorie croniche.

 BIBLIOGRAFIA:
- Enrico Bottero, Elena Benvenuti, Pietro Ruggiero, Simeone Ceccarelli, Fulvio Riondato. Ruolo della fibra parzialmente idrolizzata e della glutammina in corso di colonpatia infiammatoria cronica: studio retrospettivo in 41 cani. Luglio/Agosto 2012 SUMMA N.6 ANIMALI DA COMPAGNIA
- Delaney SJ & Fascetti AJ. Applied Veterinary Clinical Nutrition, 2012. Chapter 12
- O.D Eyarefe , B.O.Emikpe , S.O Akinloye, T.O Alonge, O.E Fayemi. Effects of honey, glutamine and their combination on canine small bowel epithelial cell proliferation following massive resection. Niger. J. Physiol. Sci. 27(December 2012) 189 –193


Commenti all'articolo

Marialuisa Petronio - 16 marzo 2022 alle 13:46

Vi viene in mente il nome di qualche associazione tra glutammina e gomma di guar parzialmente idrolizzata?

Staff MyVetDiet - 16 marzo 2022 alle 14:49

Certo Dott.ssa Petronio, in commercio si può trovare il mangime complementare "Fibrasol GG" di Trebifarma🙂

Marialuisa Petronio - 16 marzo 2022 alle 15:52

Grazie!

Marialuisa Petronio - 16 marzo 2022 alle 16:15

Per caso lo avete già inserito nel programma?

Staff MyVetDiet - 16 marzo 2022 alle 17:30

L'integratore "Fibrasol GG" di Trebifarma al momento non è disponibile in MyVetDiet.
Tuttavia stiamo provando a contattare l'azienda produttrice per capire se vogliono fornirci i dati ufficiali per l'inserimento del loro integratore all'interno del programma oppure se possiamo utilizzare i valori indicati in etichetta.

Lorenzi Dr. Gino - 25 marzo 2022 alle 18:06

salve, sapete che tipo di miele era stato utilizzato?

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